Le “task force”, i “think tank” e le assurdità degli anglicismi (non tutti)

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Buongiorno e buon sabato 30 maggio 2020. Buon fine settimana.
Il nostro spazio di libertà della mattina oggi è stato suddiviso in tre parti:

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La mascherina tricolore: una pacchiana e maldestra ostentazione di patriottismo

Ciao! Ieri, ho espresso la mia opinione sulla mascherina tricolore in omaggio (“omaggio”, per modo di dire: perché bisognava comprare il giornale) per i lettori del Corriere della Sera.

Nel #BuongiornoBuongiorno di oggi ho ripreso il tema e ho allargato la discussione, chiedendo ai miei cari studenti da tutto il mondo quale sia la situazione nel proprio Paese: anche da altre parti i politici e le persone in genere mettono la mascherina con la propria bandiera?

La prima conferma è arrivata dalla Spagna!

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Parliamo di D’ACCORDO. Sei d’accordo? E con chi non vai d’accordo?

Ciao! Adesso parliamo dell’espressione “D’ACCORDO”… d’accordo? Sei d’accordo (tu)? Siete d’accordo (voi)?

Bene. (…ma anche se tu non fossi d’accordo, io ne parlerei lo stesso 😀 )

Allora, adesso dimmi con chi tu NON vai d’accordo!

Di tutto questo parlo nella prima diretta (da casa) di oggi.

Buona visione.

Ciao!

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Il mio primo caffè al bar

Finalmente ce l’ho fatta! Sono riuscito ad andare al bar. Il mio bar, dal mio amico barista, Francesco.

Alle sei meno venti di mattina, con il cielo già chiaro e pieno di luce, sono arrivato in stazione, ma…

…era troppo presto.

La voglia del primo caffè era troppa, così ho deciso di aspettare. L’attesa non è stata vana: alle 6:10 (sei e dieci) il mio amico barista è arrivato, ha aperto il bar e ho potuto sorseggiare la celebre bevanda calda e nera, simbolo dell’Italia e dell’italianità!

Qualcuno

C’è qualcuno? C’è nessuno? Sì, qualcuno c’è: ci sei tu! Ci sei tu che mi stai leggendo e magari c’è qualcun altro. Qualcun altro o qualcun’altra? Chissà! Magari prima di te qualcuno – o più di qualcuno – ha già letto queste parole. E adesso ti lascio con il primo video:

Il video è durato pochi secondi meno di venti minuti. Ho chiuso in fretta e furia, per non superare la soglia dei venti minuti. Come esercizio di defaticamento, ho deciso di schiacciare un’altra volta il tasto rosso della diretta, per una seconda trasmissione, decisamente più rilassata rispetto alla prima.